Varsi

Tema: Varsi - Tappe: a piedi

Varsi, situato nell’Appennino Parmense ai piedi del Monte Dosso a 426m sopra il livello del mare, è un piccolo ma affascinante borgo della Val Ceno di 1.121 abitanti distante 48km dalla città di Parma e 52km da Fidenza.

Già probabilmente abitato in epoca romana al tempo dell’Imperatore Traiano, Varsi conobbe un periodo di grande importanza con i Longobardi. Nell’VIII secolo il paese fu il centro motore dell’economia valligiana, come testimoniano le undici pergamene originali di epoca longobarda tramandate dalla Pieve di San Pietro ed ora conservate presso l’Archivio Capitolare della Cattedrale di Piacenza. Inoltre, il borgo di Varsi, nel periodo alto medievale, era attraversato dai pellegrini diretti a Roma lungo la Via Francigena nonché da eserciti diretti nei territori liguri-toscani.

Dal punto di vista territoriale e turistico, Varsi riesce a coniugare perfettamente la sua bellezza storico-artistica, offrendo al visitatore un repertorio ricco di perle come le case torri, le corti rurali fortificate e le pievi, ad un ambiente naturalistico incontaminato con innumerevoli percorsi per gli amanti del trekking e delle escursioni a cavallo.
Nello specifico, sull’altura di Groppo di Rocca Vecchia che si erge a 708m sul livello del mare, si trova un affascinante sito archeologico che affonda le sue radici nel Medioevo e nell’Età del Bronzo. Già noto dagli Anni 80 del secolo scorso, l’insediamento risale a un periodo che abbraccia il Bronzo Medio, estendendosi sia sulla cima della montagna che, soprattutto, sul vasto terrazzamento che ne ricopre il fianco occidentale. Questa scelta di posizionamento, che sfrutta il dominio visivo e strategico del territorio circostante, è tipica dell’Età del Bronzo in Appennino. L’occupazione di alture così elevate non era solo una questione di visibilità, ma rispondeva a precise necessità economiche e militari. Infatti, il controllo dei pascoli e la protezione dei territori circostanti erano motivi cruciali per la creazione di questi insediamenti, che fungevano anche da fortificazioni naturali. A partire dal XIV secolo, la cima di Groppo di Rocca Vecchia divenne sede del castello degli Scotti da Fombio, una potente famiglia locale. Le vestigia di questa imponente costruzione sono ancora oggi visibili sulla sommità della montagna, testimoniando il passaggio di secoli di storia e di trasformazioni, da antico insediamento a fortificazione medievale. Questo luogo, che unisce natura, archeologia e storia, rimane un simbolo affascinante della continuità di civiltà e della capacità dell’uomo di adattarsi e sfruttare l’ambiente in maniera sempre più sofisticata, dal passato remoto all’epoca medievale.

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